Nel 1995 l'Unione Europea ha fatto eseguire una ricerca sulle prospettive politiche e di economia regionale del territorio delle Alpi il cui contenuto essenziale si rispecchia già nella figura I: le Alpi sono una fascia larga 150 km in una zona di crescita economica dell'Europa che si estende da Mannheim a Bologna. Un modello di questo sviluppo lo abbiamo nelle zone perialpine della pianura padana o dell'asse Mittelland svizzero-Germania meridionale-Salisbur-go-Vienna.
L'arco alpino centrale non ha un ruolo importante. E se lo ha, allora, a seconda dei punti di vista, lo ha come ostacolo o come vicina meta di cure e di villeggiatura e come riserva naturale. Questa visione postula in ultima analisi che dalle Alpi non ci sia da aspettarsi più nessuno sviluppo autonomo.
Di seguito vengono presentati alcuni dei risultati di un progetto che è stato elaborato all'Istituto Geografico dell'Università di Bema sulla base dei dati di tutti i comuni delle Alpi e dei comuni perialpini urbanizzati. Scopo di questo progetto era quello di esaminare il grado e i processi attuali di urbanizzazione e il cambiamento della struttura economica nelle Alpi al fine di ricavarne le conseguenze per le città ma anche per tutto l'arco alpino.