Altezza al distacco delle valanghe
Il calcolo dinamico delle valanghe per assegnati periodi di ritorno richiede come input la definizione dell’altezza al distacco. Tale valore viene solitamente valutato utilizzando una distribuzione statistica dei valori estremi, la cui definizione richiede la conoscenza dei valori massimi di altezza di neve per diversi anni. Data la scarsezza dei dati di accumulo nivale (dell’ordine di una decina o poco più di anni), specialmente in rapporto ai periodi di ritorno considerati, dell’ordine dei 300 anni, le distribuzioni ottenute possono in alcuni casi presentare una scarsa affidabilità. Si propone qui un metodo regionale, del tipo “altezza indice”, per la determinazione del valore di altezza al distacco per assegnato periodo di ritorno, basato sull’utilizzo combinato dei dati di precipitazione nevosa registrati dalle stazioni di rilevamento in Lombardia nell’ultimo decennio. Tale approccio permette una stima basata su campioni più estesi, rispetto ai classici metodi locali (fino a 140 anni di dati equivalenti). Si adotta la suddivisione in regioni delle Alpi Lombarde già ricavata in un precedente studio. Si determinano le curve di crescita regionali, che mostrano una distribuzione del tipo EV1 (distribuzione del Valore Estremo di primo tipo), o di Gumbel e permettono la stima affidabile delle altezze attese al distacco fino ad un periodo di ritorno di 300 anni. Si propongono inoltre due formule regressive, una per ogni regione, per stimare le altezze medie (“altezze indice”) di precipitazione nelle 72 ore, a partire dalle caratteristiche geo-morfologiche del sito. La metodologia viene poi applicata per due casi di studio, il versante orientale della Grigna Settentrionale (LC) e il Monte Vallecetta (SO). Analizzate le topografie e esaminate le carte CLPV per ottenere le informazioni relative ai massimi eventi storici registrati, si procede nella definizione dei parametri di calcolo per le simulazioni monodimensionali, condotte con Aval-1D®, sviluppato dal team di Studio della Dinamica delle Valanghe dell’SLF, l’Istituto Federale per lo Studio della Neve e delle Valanghe di Davos (CH). Si affronta un’analisi di sensitività sui principali parametri variabili in ingresso per le simulazioni, con particolare attenzione alle altezze al distacco. Si valutano le distanze di arresto calcolate, alla base della definizione delle zone di pericolo, in dipendenza dalla variazione di tali parametri. Tale procedura mostra la dipendenza della zonazione dall’input in termini di altezza stimata al distacco per un dato periodo di ritorno. Il metodo regionale può portare a stime maggiormente affidabili di tali altezze, soprattutto per elevati periodi di ritorno, consentendo di conseguenza un guadagno in termini di affidabilità nella definizione delle zone di pericolo.